Bridgerton 3 – quando l’amicizia si trasforma in amore

Un trope che ormai va più che di moda: il friends to lovers sta spopolando e Julia Quinn ci aveva visto lungo: Un uomo da conquistare, è questo il libro da cui prende spunto la terza stagione di Bridgerton, la serie che sta facendo impazzire tutti.

Nella prima stagione avevamo sognato con il Duca e Daphne, nella seconda Kate ed Anthony, e in questa Shonda Rhimes ha scelto Penelope e Colin.

Bridgerton 3

Penelope ha sempre amato Colin, ma lui non si è mai accorto della donna straordinaria che è. Era impegnato con i suoi viaggi, con le ragazze più belle, e la dava per scontata, sicuro che ci sarebbe sempre stata.
Quando si accorge che però alle sue lettere non vi è risposta, comprende che tornare a casa e riconquistare il suo affetto – o amore – è la scelta più opportuna.

Penelope, nel frattempo, ha messo da parte i suoi sentimenti per Colin, e ha capito che trovare un marito è l’unica scelta che ha per andare via da casa Featherington.

Dall’altro lato, desidererebbe un marito che la ami, ma inizialmente non sembra che gli uomini le diano le attenzioni che merita. Così, è il momento di chiedere aiuto allo scapolo più desiderato della stagione, nonché suo migliore amico: Colin Bridgerton.
Inizialmente la aiuta, poi capisce, andando avanti, di provare dei sentimenti per lei.

Accanto alla loro narrazione, c’è Francesca Bridgerton, tornata per trovare marito… subito la sua bellezza e delicatezza colpiscono la Regina, che vorrebbe spossasse un reale, un suo parente, ma lei sembra avere altri piani. Sceglie John Kilmartin.

Francesca è introversa, delicata, fragile, e fatica a far sentire la sua voce.

Accanto a questa seconda narrazione, c’è la Regina che sta cercando di rivelare chi sia Lady Whistledown, promettendo un’ingente somma che solleticherà la curiosità di Cressida Cowper, destinata a una vita triste, con un uomo più grande di lei.

Infine c’è una terza narrazione, dedicata a Benedict Bridgerton che esplora la sua sessualità, per comprendere chi sia, cosa desideri.

“Benedict è davvero qualcuno che sta cercando di capire come si inserisce in questa grade famiglia in qualità di secondo figlio”, ha detto inoltre Van Dusen. “Per questo motivo gli sono stati concessi alcuni privilegi, visto che non deve portare avanti l’eredità di famiglia. Essere il secondo figlio gli consente una maggiore libertà di fare le cose che ama e seguire il suo spirito creativo”.

Commento

La terza stagione di Bridgerton 3 era attesa da fan di tutte le età, dalle adolescenti alle donne adulte, e questo sì che è un buon segno.

Ma questa stagione non era in alcun modo all’altezza delle precedenti, in particolare della seconda, quella con Kate e Anthony.
Ha temi più importanti, attuali, necessari… come per la prima volta la scena di nudo di Nicole Coulghan, Penelope Bridgerton, e il suo sensuale corpo curvy su piccolo schermo. Questo è un grande messaggio, perché ogni corpo può essere bello e sensuale a modo suo, anche se non indossa la taglia 38 o non ha le misure 90-60-90.


Inoltre, si è sentito il bisogno di “denunciare” un mondo maschilista, un mondo che dà le redini agli uomini e noi donne a dover lottare per i diritti non ancora acquisiti – o solo su carta.

Come potevo allevare una figlia se mi hanno insegnato che tutto il potere deriva degli uomini?

Questa frase di Lady Featherington non è affatto una frase lanciata nel mucchio senza senso. Si tratta di una frase importante, da sottolineare, che definisce il personaggio, ma anche il modo in cui vivono le donne nel periodo romantico dell’800 – e non solo.

Ma a parte questi grandiosi punti di forza, questa stagione non funziona dal punto di vista della sceneggiatura e per la brevità degli episodi. Troppe linee narrative che si perdono, senza aver presa sul pubblico, perché alla fine a nessuno è interessato troppo di Francesca – se non per il fatto che sarà un personaggio queer – e di Benedict, che ancora una volta fa presa sul pubblico per il suo talento e per l’ottimo personaggio che è.
Sono stati troppo pochi questi 8 episodi, troppo pochi per approfondire tutto ciò che sicuramente si poteva raccontare con Penelope e Colin.

Per quanto sia un prodotto godibile, non possiamo dimenticarci il capolavoro che è stato La Regina Carlotta. Perciò, sappiamo bene che l’universo di Bridgerton può fare tanto, molto di più.

-Giulia Previtali

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