“Tre appuntamenti al buio” di Meghan Quinn, Newton Compton Editori. A cura di Jessica Dichiara

Cos’è l’amore senza compromessi?

Nelle relazioni umane la capacità di scendere a compromessi, di contrattare intorno alle decisioni più importanti e perché no anche davanti anche a quelle solo in apparenza più insignificanti come un colore, un gusto, un silenzio, è necessaria.

Senza compromessi in sostanza l’amore non esisterebbe neanche nelle favole. Anche Biancaneve per trovare il Principe Azzurro ha dovuto accettare il compromesso di lasciarsi salvare e passare alla storia come una “che non sa svegliarsi da sola”.

Fa ridere?

Spero di no, perché sottovalutare e ironizzare sull’amore non è da me ve lo assicuro.

Ho troppa esperienza di amiche che l’amore vero non l’hanno mai cercato, mai trovato o semplicemente perduto per non dare peso alla questione “anima gemella”.

Così Noely, protagonista di questo romanzo, alla ricerca dell’Amore, non mi ispira semplicemente simpatia, tenerezza e comprensione. Non riesco ad immedesimarmi in lei più di quanto io non riesca a farlo con un’amica sincera.

Ed è già tanto se alla domanda dell’organizzatrice degli appuntamenti al buio, (lei sta partecipando per il motivo giusto vero?) non sia io a rispondere in malo modo.

Noely e Mister X sembrano conoscersi da sempre e i loro momenti insieme hanno già il profumo di qualcosa destinato a durare nel tempo. Parlano, ma il loro parlare è un ricordare più che un raccontare. Un andare indietro con la memoria per permettere all’altro di entrare.

La fiducia è forse lo scoglio più grande da superare, eppure quando c’è quell’affinità di base sembra facile farsi spazio nella vita dell’altro. Capirsi diventa semplice, spontaneo, necessario. Capirsi e amarsi vanno a braccetto.

Le risate poi sono fondamentali. Un amore incapace di ridere di se stesso, un continuo ricorrersi di ansia e passione, no, non fa decisamente per me. E fortunatamente non fa neanche per i nostri protagonisti che non mancano di ridere insieme delle battute dell’uno o dell’altra.

È un romanzo che non si limita alla storia d’amore ma va a indagare le basi. Vengono gettate fondamenta solide su cui basare una storia credibile e onesta agli occhi del lettore. Perché in effetti, se non capisco le dinamiche non riesco a percepire la passione.

Ecco la particolarità di questo romanzo sta che fiducia, risate, compromessi e buone basi si ripetono per bene tre volte, con tre personaggi diversi, caratterizzati in maniera diversa, eppure tutti perfettamente compatibili.

La costruzione del primo volume di questa trilogia è assolutamente epica. Perdonatemi so che è antipatico quando a parlare non è più il recensore ma l’editor che è in me. Ma stavolta faccio seriamente fatica a contenere la professione.

La costruzione di questa trama è veramente la parte più originale di tutto il programma perché ci permette di avvicinarci agli altri due personaggi senza spoiler ma con una buona caratterizzazione, pur trattandosi a tutti gli effetti di un romanzo autoconclusivo.

Consiglio per la lettura: non abbiate paura di fare il tifo. Io l’ho fatto ma la squadra per cui tifavo io ha perso. Eppure non ci sono rimasta male. Ho incassato la sconfitta e ho avuto la conferma che un altro ingrediente fondamentale dell’amore è l’irrazionalità, unica, sola e imprescindibile.

Lascia un commento