“L’Adagio della sesta sinfonia” di Amalia Guglielminetti, Buendia Books. A cura di Ilaria Grossi

Il racconto “L’adagio della sesta sinfonia” tratto dalla raccolta “Le Seduzioni” del 1927, ritorna con una nuova veste, per noi lettori e lettrici ed arricchito con interessanti approfondimenti e uno sguardo attento a cura di Francesca Mogavero, editrice di Buendia books.

Il racconto si incentra sulla storia di una giovane ragazza che si destreggia tra scrittura e musica.

Chiede consiglio al suo maestro di violino, Alfeo Corinti, per poter entrare nel mondo dei concerti e farsi conoscere da un vasto pubblico.

La risposta del maestro è degna di essere riportata:

“Il violino non è il libro che si lancia da sé, non è il romanzo che se piace percorre da solo la sua strada, anche se il lettore o la lettrice non sanno com’è fatto l’autore.

Al violino sta fatalmente attaccato il violinista, il quale deve attrarre il pubblico, deve interessare in una maniera morbosa la folla”

La ragazza un po’ delusa e amareggiata, si troverà sulla strada di casa, nel mezzo di un sontuoso funerale, sarà l’occasione per aprirle la mente e le indicherà la vera strada da seguire.

Un racconto breve, ma arguto e sincero che si accompagna ad un approfondimento accurato sulla vita di Amalia Guglielminetti, poetessa, scrittrice e conferenziera italiana. 

Un ritratto della sua vita, una donna originale e ribelle, nella scrittura e nella vita amorosa.

“Slanci nel vuoto, rossetti e guai, smarrimenti attoniti”

La Guglielminetti, come ricorda l’editrice Francesca Mogavero, era “pur sempre quella che va sola” e che D’Annunzio definì in quel periodo, “l’unica poetessa che abbia oggi l’Italia.”

Una piacevole lettura, uno short book dal sapore vintage targato Buendia books.

Buona lettura Ilaria per Les Fleurs du mal blog

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